Il deposito cauzionale rappresenta per molti proprietari un’ancora di salvataggio qualora la locazione prenda “una brutta piega”.
È davvero corretto pensarla in questo modo?
Il deposito cauzionale è davvero lo strumento corretto per proteggere gli interessi economici che riversi nella locazione?
Se oggi come oggi stai pensando di affittare il tuo immobile in maniera tradizionale tutelandoti solo con la richiesta del deposito cauzionale…
Sappi che hai il 50% di possibilità di commettere un errore che ti costerà molto caro!”
Cos’è e a cosa serve il deposito cauzionale.
Concedimi 5 righe “tecniche” e lo scoprirai subito…
Il deposito cauzionale consiste in una somma di denaro che viene versata dall’inquilino al proprietario, all’atto della sottoscrizione del contratto di locazione, a garanzia degli adempimenti che il primo ha nei confronti del secondo (corretto pagamento del canone di locazione, lascito dell’immobile in buono stato, oneri condominiali…).
Questo importo che viene versato dall’inquilino NON può essere imputato conto canone.
Ciò significa che non può essere “scontato” da ciò che l’inquilino deve al proprietario.
Di norma il deposito cauzionale non può essere superiore ad un importo pari a tre (3) mensilità.
Questo valore massimo dell’importo costituito a deposito cauzionale rappresenta oggi un limite non indifferente che non tutela affatto il locatore.
Perché di quei TRE mesi di deposito cauzionale NON te ne farai nulla?
Se cedi un immobile in locazione lo fai per trarne un profitto, viceversa avresti optato per un comodato d’uso gratuito.
Che quell’introito ti serva per vivere o per un mero tornaconto da investimento, ciò che di sicuro non vuoi è:
Trasformare quella locazione in una perdita economica”.
Eppure se affitti l’immobile in maniera tradizionale accontentandoti del semplice versamento del deposito cauzionale, quello è proprio ciò che rischi.
Se non è la prima volta che leggi qualcosa che ho scritto a riguardo, questo dato lo conoscerai già:
Adnkronos ha condotto una ricerca dalla quale emerge che un inquilino su due ha in corso un principio di morosità!”
Se analizziamo questo aspetto e vuoi certezze dal tuo investimento immobiliare, l’affitto tradizionale NON è la strada da percorrere.
Fai due conti rapidi con me e scopri se il deposito cauzionale può bastare per coprire le perdite a cui vai in contro in questo caso.
Sempre che non ti faccia prendere dal buonismo, tenendoti in casa per mesi un inquilino moroso, un procedimento di sfratto dura in media nove mesi.
Di base i proprietari non tendono a procedere con uno sfratto al primo mese non pagato.
Questo temporeggiare per venire in contro all’inquilino porta spesso il locatore a perdere tempo prezioso.
Ecco che tranquillamente si arriva ad accumulare canoni non corrisposti per 12 mensilità.
Poniamo che Tu stia affittando un appartamento e che chieda un canone di 600 euro al mese.
Dodici mesi persi a 600 euro di canone mensile, ti portano ad una mancata entrata di 7.200 euro.
A questa mancata entrata devi sommare il procedimento di sfratto e quello teso ad ottenere il recupero dei canoni non percepiti.
Metti tranquillamente in conto altri 1.500 euro di esborso personale che si vanno a sommare ai 7.200 già persi.
Visto che Tu “Ezzere Proprietario CattiFo e avere sfrattato Me povero inquino”, costui ti riconsegnerà l’immobile in buono stato?
Io vorrei tanto augurartelo, ma l’esperienza a riguardo mi porta a dirti di no.
Ancora una volta devi mettere mano al portafoglio trovandoti a sostenere di tasca tua le spese necessarie per ripristinare quell’immobile.
Di che cifra parliamo.
Mediamente di altri 1.500 euro.
Questa locazione che, sulla carta, doveva portarti 28.800 euro nei primi 4 anni di durata, ti ha in realtà regalato:
UNA PERDITA DI 10.200 EURO (ad andar bene…)”
Ora in tutta sincerità, con un deposito cauzionale di 1.500 euro cosa risolvi?
La locazione tradizionale fondata sul versamento del deposito cauzionale NON Ti tutela affatto.
Se vuoi avere la certezza di ricavare dei soldi dalla locazione senza trasformarla in una perdita, devi letteralmente BLINDARLA.
Affidarsi al buon senso e limitarsi a tutelarsi solo con il rilascio del deposito cauzionale ti porterà prima o poi a pagarne le conseguenze.
I numeri parlano chiaro.
Oggi siamo a livelli di doversela giocare con una monetina a “testa o croce”.
Se esce Testa, sei fortunato e tutto andrà bene (o quasi).
Se esce Croce, hai perso e finisci per rimetterci qualche migliaio di euro (invece di metterteli in tasca).
L’italiano medio installa l’antifurto a casa dopo che i ladri l’hanno “battezzato”.
Smette di fumare o si mette a dieta quando gli hanno trovato un problema di salute.
Nel nostro caso, spesso e volentieri, veniamo contattati dopo che il malcapitato ha pagato sulla sua pelle lo scotto di una locazione finita male.
Se non vuoi arrivare troppo tardi ad accorgerti che una locazione tradizionale con la classica tutela del deposito cauzionale non ti protegge affatto, ho realizzato una piccola guida che ti illustra le basi per proteggere i tuoi interessi economici in ambito di affitto.
Per ottenerla ti basta cliccare sul banner che trovi qui sotto.
P.S.: Sei già incappato in qualche disavventura con un inquilino che ha trasformato la tua locazione in un incubo?
Se ti va di parlarmene scrivimi la tua storia nei commenti qui sotto…